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I CHAKRA
Nell'alchimia si suole indicare, con
il volo dei 7 ibis
, le esperienze sottili cui si può pervenire attraverso l'apertura e la messa in opera di particolari punti sensibili della nostra fisiologia occulta.
Introduzione
Questi punti sono analogici ai setti principali Chakra del metodo
Yogico
. Questi punti sensibili sono come mezzi di contatto verso le componenti Nefesh-Ru'Ah-Neshamah e per loro intercessione possiamo prendere coscienza degli ambiti animici corrispettivi.
La parola
CHAKRA
significa ruota, ed il numero dei suoi petali esemplifica la sua frequenza di vibrazione e di rotazione; queste ruote sono poste lungo un canale energetico, che scorre longitudinalmente alla colonna vertebrale, il quale viene chiamato
Susumma
. Questo canale corrisponde al pilastro centrale dell'Albero della Vita, denominato dell'equilibrio o della misericordia.
Dalla base inferiore di questo canale, si dipartono due serpentini energetici chiamati
Ida
e
Pingala
, Femminile (Yin) e maschile (Yang), analogici, l'uno con il pilastro di sinistra dell'Albero, chiamato della severitù, e l'altro, con il pilastro di destra, denominato della grazia. Questi serpentini risalgono verso l'alto in modo anseiforme e, incrociandosi, determinano l'incontro nei sette punti principali di tutti e tre i canali energetici.
L'immagine ottenuta è quella di due serpenti sulla verga del CADUECEO DI ERMETE, ma anche della doppia elica del DNA e RNA.

I sette Chakra principali possono così facilmente essere identificati e, seguendo la denominazione Yogica, vediamo come, partendo dal basso essi manifestano le loro specificità.
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MULADHARA
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SVADHISTHANA
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